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“Comunità in cammino”: un processo per crescere insieme

Comunità in cammino. È questa la definizione corretta dei primissimi anni dell’oratorio di Don Bosco, un processo itinerante tra vari ambienti della Torino ottocentesca in cui il nostro fondatore ha cercato di trovare una casa definitiva per i suoi amati giovani. Nonostante l’assenza di un porto sicuro a cui approdare, la comunità oratoriana costruitasi attorno al santo torinese ha saputo plasmarsi e rafforzarsi proprio nel processo di trasferimento continuo che ha avuto la destinazione finale nella tettoia di casa Pinardi a Valdocco nel lontano 1846.

La nostra “Comunità in cammino”

Nella mattinata di venerdì 8 settembre i formatori e le formatrici del CFP Rebaudengo hanno preso parte (con il supporto della guida esperta di don Michael Pace) a una giornata di pellegrinaggio sulle orme torinesi di Don Bosco, al fine di conoscere i luoghi e le realtà in cui il santo salesiano ha messo mano e da cui ha tratto ispirazione per la sua attività pastorale e oratoriana. Attraverso un itinerario partito da Valdocco (tappa definitiva di Don Bosco), i formatori e le formatrici hanno visitato alcuni luoghi legati ai santi sociali torinesi, alcuni poco conosciuti ai più. Dall’Opera Barolo al Cottolengo, passando per il mercato di Porta Palazzo e la chiesa di San Domenico, si è toccato con mano il segno che Don Bosco ha lasciato in questi ambienti, evidenziando i caratteri fondamentali del suo agire educativo. Il percorso ha avuto termine nella chiesa di San Francesco d’Assisi, luogo del celebre incontro tra Don Bosco e Bartolomeo Garelli l’8 dicembre 1841, in cui è stata celebrata la messa.

Rappresentazione dell’incontro tra Don Bosco e Bartolomeo Garelli

La giornata di pellegrinaggio ha permesso di far maturare un pensiero chiave tra i formatori e le formatrici: essere “comunità in cammino” è il modo migliore in cui mettere in pratica il sistema educativo che proponiamo nei nostri centri. Appare pertanto fondamentale il cercare di essere in ogni circostanza “comunità”: in questo modo ogni cammino, facile o impervio che sia, potrà essere affrontato con serenità ed efficacia educativa.