È pronta ad affrontare la competizione di un’asta l’autovettura Fiat Panda 4×4 immatricolato nell’anno del centenario di Don Bosco (1988) e restaurato integralmente dagli allievi delle sezioni “meccanica” e “carrozzeria” del centro di formazione professionale Rebaudengo Il giorno dopo la festività di Maria Ausiliatrice l’hanno presentata rossa fiammante alle persone coinvolte nel progetto – artigiani, imprenditori, rappresentanti delle istituzioni del territorio – oltre che all’ispettore don Leonardo Mancini e al presidente di Missioni Don Bosco don Daniel Antúnez.
Il ricavato della vendita, che sarà curata da Aste Bolaffi di Torino, è destinato a sostenere la scuola professionale “sorella” di Ivato, cittadina a 15 km dalla capitale del Madagascar Antananarivo, dove il salesiano padre Erminio De Santis si affida alla provvidenza per offrire gratis scuola primaria e istituto professionale a oltre 400 ragazzi https://www.missionidonbosco.org/progetti/attrezzi-e-strumenti-preziosi-per-i-giovani-malgasci/.
“È una bella espressione di economia di comunione” ha commentato don Antúnez. Quando il mondo della formazione professionale si mette in diretto contatto con le iniziative promosse per prendersi cura dei più svantaggiati, il risultato non può che essere strabiliante e allo stesso tempo estremamente formativo. È il caso di questo progetto, denominato “Panda 4 Mission”, realizzato con il prezioso supporto dell’associazione Torino Heritage, un’associazione che promuove la cultura automobilistica attraverso la cura delle auto d’epoca.
Il progetto si è sviluppato intorno alla rinascita di una Panda d’epoca. I ragazzi degli ultimi anni di corso dei settori interessati del Cfp Rebaudengo, a stretto contatto con i loro insegnanti, hanno avuto l’opportunità di restaurare completamente l’autovettura, mettendo a punto quanto appreso nei rispettivi percorsi formativi. Gli interni della vettura sono stati sviluppati sulla base di bozzetti ideati dai ragazzi del primo anno di corso e visionati dal cavalier Giorgetto Giugiaro, il designer che inventò la Panda nel 1980, il quale ha scelto quello da applicare su questo pezzo unico.
Mercoledì 25 maggio l’autovettura è stata presentata al Rebaudengo in una conferenza introdotta dai direttori del Centro e dell’Opera, Mauro Teruggi e don Luca Barone, alla quale hanno preso parte alcuni degli allievi che hanno collaborato al progetto, presentando la documentazione fotografica delle fasi del restauro. “Hanno messo in pratica le competenze sviluppate nel percorso formativo finalizzato all’apprendimento dei mestieri del meccanico auto e del carrozziere” ha spiegato Teruggi. Sono intervenuti anche Francesco Joly, tesoriere di Torino Heritage e donatore dell’autoveicolo, e Rocco Zito, coordinatore della Commissione Lavoro della Circoscrizione 6.
Il momento atteso dello scoprimento dell’auto da parte dei formatori che hanno coordinato il restauro è stato accompagnato dalla benedizione dei presenti da parte di don Leonardo Mancini, che ha sottolineato l’importanza che i mezzi di trasporto assumono “anche per avvicinare fra loro le persone dal punto di vista della solidarietà”, che in questo caso riguarda gli allievi di una scuola di un altro continente.
Lo stesso ispettore dei Salesiani del Piemonte, che è anche presidente del Cnos-Fap regionale, è poi salito alla guida dell’auto con la quale, insieme con Francesco Joly, ha compiuto un giro inaugurale nel cortile del Rebaudengo.
Nei prossimi giorni la “Panda for mission” affronterà il traffico cittadino per arrivare alla Casa d’aste in vista dell’evento del 10 giugno prossimo. Il ricavato verrà interamente devoluto alla missione di Ivato attraverso Missioni Don Bosco.
Cnos-Fap Rebaudengo e Missioni Don Bosco per ANS